Appoggiare la testa sul tuo cuscino.
Il TUO cuscino!
Quello che sa esattamente di cosa ha bisogno la tua nuca per riposarsi.
Il profumo delle lenzuola.
I morbidi ricami della mamma.
I peluche dell’infanzia.
La scatola vuota degli Oli essenziali, che ancora odora di un anno e mezzo di olii.
Il tappetino di yoga che da 15 anni ti segue ovunque. E che profuma di te e di yoga.
È’ arrivato il trasloco.
E come un vulcano in eruzione si sono scatenati gli odori, i profumi, le sensazioni nel toccare le tue cose di sempre.
Le pagine di libri, che fanno quell’inconfondibile rumore quando le sfogli.
La polvere dei soprammobili, che tanto non andrà mai via.
Sensazioni che accarezzano anima e cuore e mi fanno pensare che il nostro prezioso e sacro involucro, il corpo, vive e si nutre di tutto.
Tutto!
Vista senza dubbio. Ma anche tatto, profumi, odori, abbracci, suoni, rumori.
Domani la poesia verrà sicuramente meno, quando dovrò iniziare a mettere tutto a posto – un nuovo posto – ma stasera me la godo così.
A crogiolarmi nell’ovvio e nello
scontato.
Come il cuscino.
Che sa sempre come mi piace dormire.