#gentedellIsola
Stamattina ho fatto colazione con la signora Rosa.
In realtà Rosa non è il suo nome, non so come si chiami veramente. Ma quando parla non riesco a pensare ad altro quindi l’ho ri-battezzata così. Rosa.
La signora Rosa avrà circa 60 anni. Forse qualcuno in più.
È italiana, lombarda, della provincia di Bergamo, con quell’inconfondibile accento che di certo non passa inosservato.
Non vive qui.
Viene sull’Isola tre quattro volte l’anno a trovare quello “scappato di casa” del figlio – così come lo chiama affettuosamente lei – che si è trasferito qui ormai parecchio tempo fa.
Piccola di statura, morbida nelle forme, la signora Rosa ha un viso paffutello, i capelli molto corti biondo scuro, due guance rotonde e sempre – sempre – colorite.
La signora Rosa ride. Continuamente. E quando non ride, sorride a tutti.
Ma quello che veramente mi ha rapito e’ la sua spontaneità. Il suo essere incuriosita e attratta da tutto quello che vede e che sente. Il suo entusiasmarsi per tutto. Comprese quelle cose che spesso nessuno vede. O che nessuno sente.
“Hai sentito che profumo meraviglioso ha il mare stamattina?”
“Oggi ho visto due gabbiani che si ricorrevano nel cielo, che bello!”
“Ho visto quel negozio di scarpe (o di cibo) che mi hai consigliato, è fantastico!”
“Che super quella musica che avevate ieri sera al bar, come si chiama? YouTube?”
Queste sono solo alcune delle sue frasi tipiche.
E non è una persona che finge entusiasmo. Si vede che davvero lo prova.
Stamattina mi ha chiesto un buon sito per vedere le previsioni meteo qui sull’Isola. “Perché insomma, questo brutto tempo mi ha proprio un po’ stufato! Io voglio abbronzarmi come le giovani!”
“Ha ragione, purtroppo in questi giorni il sole si fa desiderare”, rispondo io. E continuo: “però potete andare al sud, li il sole c’è sempre”
Silenzio.
Nessun sorriso.
Per la prima volta ho visto un’ombra sul volto della signora Rosa.
Un lacrima veloce rigare la sua guancia sinistra.
“Purtroppo mio marito è infermo, ha avuto un brutto incidente. È molto complicato per noi fare qualsiasi spostamento. Già venire qui è stato difficile sa? Ma per fortuna ho sempre degli angeli che mi aiutano agli aereoporti … ”
Silenzio.
Imbarazzo.
“Senta facciamo così” improvviso.
“Mio marito sta cucinando il ragù proprio adesso. Quello vero, all’Italiana eh? Perché domani non venite al ristorante a farvi una bella tagliatella? Ovviamente la musica è You Tube. Sarete i nostri ospiti speciali!”
La signora Rosa si illumina. Le torna il sorriso.
“Ma che meravigliosa idea, si si! Perché sono simpatici ‘sti Canari ma tutto questo aglio non lo sopporto più!”
Torno verso casa. Guardo il mare.
E penso che c’e’ sempre una storia da raccontare.
E che non è mai tutto oro quello che luccica.
Vero… ognuno ha la propria croce. C’è chi la porta con sofferenza visibile e chi la nasconde sotto un vago sorriso
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Già. Non so quale sia piu triste … o più coraggioso
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💖💖💖
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Bellissimo leggere questo post. Tanta umanità ❤
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Ti ringrazio 🙂
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Everyone has a story to tell, and I admire the way she tackles the downside of her life. Instead of sinking into darkness, she keeps a positive attitude towards life. A thought-provoking story!
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Agree with you 100%. That’s the reason why I have been so “surprised” when she told me her story. I absolutely could not image such a “darkness” behind her light … have a good day my dear ✨
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💜😊
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Si anche a me é capitato spesso che in poco tempo si svelasse poi la totalità e non solo un lato immediatamente percepito che traeva in inganno…
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A volte succede si …
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