Cervellotichiamo un po’ questa domenica con una nuova edizione delle:
#considerazionifilosofichenonrichieste
Argomento di oggi è la felicità.
Tema ampio – enorme! -, complesso, declinabile a millemila situazioni e altrettante sensazioni.
Oggi la domanda specifica è:
Come si fa a “cogliere” gli attimi di felicità? A essere contenti così come siamo?
A far si che la mente riesca a vedere e godere sempre (o per lo meno spesso) del bicchiere mezzo pieno e non sia invece portata a trovare e piangere per la metà vuota?
Ogni blog o sito di benessere, olistica, meditazione, mindfulness, filosofia orientale ecc ecc, ci racconta di come sia importante focalizzarsi ed essere grati per quello che si ha, anziché deprimersi per quello che non si ha.
Se vabbè, grazie.
Passando dalla teoria alla pratica, quanto è realmente facile è possibile seguire questo consiglio?
Perché diciamoci la verità: bello a dirsi, difficile a farsi.
A meno che uno non sia illuminato e allora ok, partita finita.
Ma per un essere umano normale, soggetto a ormoni, Lune piene, giornate no, come è possibile resistere alla tentazione di mandare ogni tanto tutto a ….. ?
Ne parlo spesso con i “colleghi” Expat.
Questo è un tema molto caldo e molto sentito in questa realtà.
Chi espatria cerca qualcosa – e se è fortunato la trova – ma molto spesso – quasi sempre – lascia qualcos’altro.
Amici, parenti, ambiente familiare (la famosa Comfort Zone) … insomma c’è sempre un prezzo da pagare.
E quindi la domanda è proprio questa. Cos’è la Felicità? Come e dove si trova?
Fermo restando che la situazione ideale non esiste, come si fa a trovare un equilibrio e vedere il bicchiere così come realmente è, accettando quello che si ha ma – soprattutto – accettando la mancanza di quello che non c’è?
Io non l’ho ancora capito.
O meglio.
Ho identificato nel “bipolarismo da Espatrio” uno stato che riflette molto bene i giorni si da quelli no.
D’altra parte, il filosofeggiamento è il mio sport preferito, nonostante mi dicono gli astrologi che sono una Bilancia vera e piena.
Meditate gente. Meditate.
È molto difficile decidere di voler cogliere l’attimo.
A me capita raramente, ma è solo una sensazione che mi assale all’improvviso, un profumo, una veduta, e si impossessa di me. Provo un secondo di estasi che, appena cerco di fissare, vola via
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Bello il “secondo di estasi”. È proprio così. Ed è altrettanto vero che molto spesso è un atto volontario, una decisione. Buon pomeriggio cara …
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💕💙💕
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C’è chi probabilmente felice non lo sarà mai ed io sono tra questi.Semplicemente accetto la cosa e mi godo quei rari momenti in cui la vita fa qualche concessione.Altro non posso fare e non ho nulla su cui meditare tanto non mi cambierebbe nulla…
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È una bella presa di coscienza. Se ci stai bene, sicuramente vivi meglio di chi si arrovella tutto il giorno .. Buona giornata Demonietto 🙂
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Si va avanti perché indietro non si può!😈
Grazie, buona giornata anche a te
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